Giorgio Costa,

Pianista

Formazione

Diplomatosi sotto la guida di E. Occelli con il massimo dei voti al Conservatorio G. Verdi di Torino nel 1977, segue corsi di perfezionamento con Remo Remoli, Alberto Mozzati e con Fausto Zadra all’Ecole Internationale de Piano di Losanna.
Nel 1980 partecipa ai corsi dell’Accademia Chigiana di Siena, nella classe di Riccardo Brengola. Quindi il desiderio di attingere ad un magistero musicale fondato su premesse storico-filosofiche lo indurrà a frequentare, dal 1985, i corsi di Fenomenologia della musica tenuti da Sergiu Celibidache all’Università di Magonza.
Nel 1988 prende parte alla Master Class diretta da Murray Perahia a Firenze.

"La musica nasce e muore nel silenzio"

- Sergiu Celibidache -

Solista

Si evidenzia intanto la sua vocazione di solista votato al repertorio classico, che coltiva anche nell’ambito cameristico, ove spazia dai clavicembalisti ai contemporanei, con particolare riguardo ai grandi autori dell’età romantica. La sua attività concertistica diviene intensa ed estesa, riscuotendo consensi di pubblico e di critica. Ne danno testimonianza i frequenti inviti che gli giungono da prestigiosi organismi musicali, sia italiani che stranieri. Ha infatti preso parte a tournées in tutta Europa, Asia e America.
Gli si aprono così le porte di rinomati Festival internazionali, come ad Alghero e a Remagen-Coblenza, o di sale riservate, come il Gasteig di Monaco di Baviera o di onorate istituzioni culturali, come a Stoccarda, Bruxelles, Losanna, Berna. Ne sono conseguenza la dilatazione del nome di questo pianista italiano e il riconoscimento della peculiarità del suo stile e del suo gusto interpretativo.

"Dove le parole non arrivano... la musica parla."

- Ludwig van Beethoven -

La critica

"Giorgio Costa ha saputo esprimere nel modo migliore la sua grande capacità di immedesimarsi con il compositore"
- Suddeutschte Zeitung -

"Giorgio Costa, già conosciuto in Italia ed in Europa, con le sue interpretazioni di Haydn, Schubert e Chopin si è confermato artista autentico, capace di entrare in sintonia con i geni della musica, riproponendone il linguaggio con le più sensibili vibrazioni dell’animo"
- Il Corriere di San Severo -

"Con Beethoven e Chopin il pianista torinese ha dato prova di signorilità interpretativa esponendo le proprie ragioni musicali con una verità artistica calibrata"
- La Provincia -

"Giorgio Costa è uno dei pochi pianisti importanti del nostro tempo, capace di entrambe le cose: lo straordinario virtuosismo esercitato sulla tastiera e la duttilità del sentimento che ridesta il suono dallo spartito"
- Stadt Remagen -

"Giorgio Costa è uno dei pochi pianisti importanti del nostro tempo, capace di entrambe le cose: lo straordinario virtuosismo esercitato sulla tastiera e la duttilità del sentimento che ridesta il suono dallo spartito"

- Stadt Remagen -

Musica e Poesia

Dal 1999 al 2010 ha svolto un importante ed intenso sodalizio artistico con Arnoldo Foà, con la realizzazione di oltre 150 concerti; sono stati ospiti, tra l’altro, di Umbria Jazz e dell’Ambasciata italiana a Parigi.
Hanno inciso due CD: il primo dedicato a Leopardi e a Chopin, l’altro al tango di Astor Piazzolla e agli scritti di Louis Borges.

Ha collaborato inoltre con Nando Gazzolo, Ugo Pagliai, Bruno Gambarotta e Orsetta Foà con emozionanti programmi sempre dedicati alla narrativa, alla poesia e alla musica. Conforme a questa presenza così generosa sulla scena è stata la disponibilità a pubbliche registrazioni per la RAI, ad incisioni di vari CD, ma è soprattutto la funzione di docente al Conservatorio Cantelli di Novara, che continua ad alimentare la reciproca influenza tra affinamento tecnico e didassi formativa. E’ Presidente dell’Istituto musicale pareggiato di Aosta.

"Il più bravo pianista d'Italia ... riapplaudite!"

- Arnoldo Foà -